KOMBAT SILAT SELF DEFENSE
Il kombat silat possiede tecniche che ti permettono di muoverti rapidamente ed efficacemente a distanza ravvicinata del tuo avversario e per far ciò include anche metodi di allenamento che affinano il tuo tempismo, precisione e accuratezza quando utilizzi tali tecniche. Il Kombat Silat si nutre di metodiche di allenamento sempre alla ricerca dell’aggiornamento. Vi è all’interno una parte Tradizionale ricca di movimenti (jurus) mirata allo sviluppo della percezione e della stabilità e una grande parte (70%) dedicata alla Difesa Personale.
Il sistema include efficaci tecniche di pugni e di calci. Tecniche pesanti come testate, ginocchiate e gomitate devono essere molto sviluppate. Tecniche di finitura devastanti. Dopo che sei entrato a distanza ravvicinata e hai applicato una tecnica “tranquillante” al tuo avversario, il passo successivo è applicare una tecnica di “finitura”, come una proiezione, una spazzata, un atterramento, un blocco o un soffocamento, per porre fine allo scontro. Le manovre di bloccaggio romperanno o renderanno inefficace l’articolazione di un avversario.
Le tecniche di soffocamento produrranno incoscienza. Proiezioni o spazzate nel kombat silat sono una routine costante, obiettivo è quello di portare l’avversario a terra con una forza sufficiente per porre fine ad uno scontro. La teoria del Kombat Silat è semplice: entra a distanza ravvicinata dell’avversario, applica una tecnica “tranquillante” come un pugno o un calcio, e poi “finisci” l’avversario con una tecnica pesante come una serratura, una spazzata, un soffocamento o una rottura articolare.
3 PUNTI ESSENZIALI
ISTRUTTORI E ALLENATORI
LOMBARDIA:
Ronnie Valenzuela – Dario Villa – Fabio Crepaldi – Antonio Lo Briglio – Igino Anselmi – Denis Piccolo
LAZIO:
Gianluigi Sordellini – Michele Paniccia
SICILIA:
Vincenzo Polizzi – Patrizia Gidiuli
GERMANIA:
Andrea Capizzi – Oliver Remm
PIEMONTE:
Marco Savarese
BELGIO:
Raimondo Scifo
SARDEGNA:
Roberto Dettori – Daniele Cossu