In mezzo alla strada, non c’è arbitro che avvia un match tra contendenti, non disponiamo di tutto il tempo necessario per studiare l’avversario e soprattutto non possiamo scegliere la distanza all’inizio dello scontro in quanto l’aggressore deciderà il momento, il luogo e la situazione a lui più congeniale nella quale colpire.
Ad esempio nel Kombat Silat, le posizioni di base precise e solide, gioco di gambe, angoli e la teoria della leva, vengono applicati per rendere più debole la struttura dell’ avversario al fine di far cedere il suo corpo in maniera rovinosa. Il Kombat Silat, come sua metodologia di combattimento, si è specializzato principalmente in soffocamenti, prese, spazzate, rotture, bloccaggi, squilibri, atterramenti e proiezioni lungo angoli ben precisi.
Il principio di “rompere l’equilibrio” all’avversario è importantissimo. Consiste nel chiudere la distanza tra noi e l’eventuale aggressore e utilizzando “l’effetto a sorpresa” coglierlo di sorpresa, distruggendo così sia la sua sicurezza di sopraffarci sia le sue basi fisiche d’appoggio. Nel fare questo bisogna sempre tenere a mente un concetto fondamentale, la protezione della nostra zona centrale.
E’ importante capire che i nostri movimenti sia di attacco sia di assorbimento devono essere fatti in modo da proteggere sempre la linea centrale del nostro corpo. Inoltre, tutti i punti vulnerabili del corpo si trovano su tale linea ed è per questo che tale linea deve essere assolutamente protetta.
Qualsiasi tecnica marziale che prevede l’atterramento, il colpire, afferrare e sbilanciare l’avversario si basa sul principio della “rottura dell’equilibrio”. Inoltre, qualsiasi attacco, per essere realmente efficace, deve sempre avvenire dopo che abbiamo rotto l’equilibrio fisico e/o mentale (meglio se entrambi) dell’avversario.
Nel Kombat Silat lavorare sugli squilibri del corpo è di fondamentale importanza:
a) ci permette di avere sempre la linea migliore per colpire e non essere colpiti
b) ci da la possibilità di far cedere l’aggressore con il minimo sforzo
c) di trovare la giusta distanza per creare “sorprese”, di farlo cadere o perdere l’equilibrio con la giusta rotazione del nostro corpo
d) nella maggior parte delle volte… lo sqilibrio ci mette in condizione di evitare “controattacchi” e di essere facilmente colpiti
e) lo squilibrio è tra tutte, la maniera migliore per portare il proprio aggressore al suolo.
L’atterramento è spesso causato da una buona coordinazione motoria. Ci permette tramite le giuste linee del corpo, di non sovraccaricare eccessivamente il corpo del nostro avversario e di proiettarlo senza sforzi eccessivi.
In questa fase l’obiettivo è quello di trovarsi in posizione favorevole per evitare di essere colpiti, e quindi, di attuare (quando l’aggressore è a terra) qualsiasi tecnica di finalizzazione, che sia di percussione o leva articolare. Nel Kombat Silat si studiano oltre alle tecniche di atterramento o proiezione, anche “tecniche di difesa da atterramenti o proiezioni subite”.